NATO and its opponents. Mobilization and protest movements against the North Atlantic Alliance in Italy during the Cold War (1949-1989)

La NATO e i suoi oppositori. Mobilitazione e movimenti di protesta contro l’Alleanza Atlantica in Italia durante la guerra fredda (1949-1989)

Autori

  • Andrea Guiso

Parole chiave:

NATO, Guerra fredda, Partito Comunista Italiano, Politica estera italiana, Movimenti di protesta, Cold War, Italian Communist Party, Italian foreign policy, Protest movements

Abstract

Durante la guerra fredda, l’Italia è stata teatro di una significativa mobilitazione contro la NATO. L’Alleanza Atlantica, nata per contrastare l’influenza sovietica, ha trovato in Italia un terreno complesso, segnato da una forte presenza comunista e da movimenti pacifisti. Le proteste erano alimentate da un’opposizione ideologica all’imperialismo statunitense e dalle preoccupazioni per la sovranità nazionale e il rischio di coinvolgimento in un conflitto nucleare. Numerose manifestazioni, scioperi e campagne di sensibilizzazione hanno caratterizzato l’attività dei gruppi contrari alla NATO, coinvolgendo partiti politici di sinistra, sindacati e società civile. Questo clima di contestazione ha influenzato il dibattito politico interno e ha rappresentato una sfida costante per i governi italiani, costretti a bilanciare le esigenze della politica estera con le pressioni dell’opinione pubblica interna.

During the Cold War, Italy was a stage for significant mobilization against NATO. The Atlantic Alliance, established to counter Soviet influence, encountered a complex environment in Italy, marked by a strong communist presence and pacifist movements. The protests were fueled by ideological opposition to American imperialism and concerns about national sovereignty and the risk of involvement in a nuclear conflict. Numerous demonstrations, strikes, and awareness campaigns characterized the activity of groups opposing NATO, involving left-wing political parties, trade unions, and civil society. This climate of contestation influenced the internal political debate and posed a constant challenge for Italian governments, forced to balance foreign policy needs with the pressures of domestic public opinion.

Pubblicato

2024-07-08

Fascicolo

Sezione

Saggi